Disintossicazione

• La terapia di disintossicazione può aver luogo in ambito residenziale o ambulatoriale. I vantaggi e gli svantaggi di entrambe le soluzioni dovrebbero essere discussi approfonditamente con la/il paziente.
• La terapia di disintossicazione dovrebbe essere condotta con il pieno accordo della/del paziente e eventualmente in collaborazione con altre persone o istituzioni, sempre tenendo conto delle esigenze la/del diretta/o interessata/o.
• Per diversi motivi (farmacocinetica della sostanza, forme lievi di dipendenza da oppioidi come indicazione principale ecc.), ridurre o interrompere l’assunzione di buprenorfina comporta in genere sintomi di astinenza meno marcati di quelli che si osservano con il metadone o l’eroina.

Terapia di disassuefazione dalla buprenorfina

• La dose deve essere ridotta gradualmente con diminuzioni progressive del 10%, d’accordo con la/il paziente e in considerazione della sintomatologia clinica.
• Quanto più lieve è la dose giornaliera di buprenorfina, tanto più caute e graduali dovranno essere le riduzioni successive.
• Per lo più, la disassuefazione dalla buprenorfina non pone problemi farmacologici. Tuttavia, le insicurezze e le paure della/del paziente richiedono sovente un lavoro intenso, con un programma di strategie comportamentali in caso di sintomi di astinenza e di craving.
• Per ridurre la dose di buprenorfina esistono due schemi, ossia altrettante soluzioni orientate in funzione dei bisogni della/del paziente:

Terapia di disassuefazione dal metadone con buprenorfina

• Nella prima fase la/il paziente deve passare stabilmente dal metadone alla buprenorfina.
• La dose deve essere ridotta gradualmente con diminuzioni progressive di 0.4 – 2 mg. Quanto più lieve è la dose giornaliera di buprenorfina, tanto più caute e graduali dovranno essere le riduzioni successive.